mercoledì 31 ottobre 2012

scrivo

Scrivo

Scrivo perché ho voglia di scrivere anche se non so cosa scrivere,allora scrivo, ma per scrivere bisogna sapere scrivere,e io non so scrivere, allora scrivo per imparare a scrivere,e ora che ho imparato a scrivere non voglio più scrivere, perché tutti scrivono senza sapere scrivere.
In giro ho visto scrivere cani gatti e somari e poi istrioni, politici, faccendieri, banchieri, giocolieri e ballerine e mi sono chiesto ma perché scrivono se non sanno scrivere
Perché tutti scrivono? Chi lo sa? allora scrivo pure io; e che scrivo se non so cosa scrivere, scrivo quello che scrivono tutti,il nulla il niente tanto per scrivere,ormai scrivere è diventato uno Status symbol se non scrivi non sei nessuno,allora scrivo perché voglio essere qualcuno,ma che scrivo se non so scrivere,scrivo quello che scrivono tutti:il vuoto come rappresentazione della realtà. Allora la folla mi acclamerà e mi consacrerà sarò un faro per tracciare le rotte nei mari tempestosi e tutti mi seguiranno,ma dove li porterò non lo so, anche perché la penna non scrive più, devo cambiarla subito,prima che i miei seguaci perdano la rotta,ecco ho cambiato la penna la provo, perfetto scrive, riparto ma prima guardo i miei seguaci e dico loro:un attimo,sto pensando dove portarvi ,idea vi porto in un viaggio fantastico, forza salite tutti a bordo,ecco ci siete tutti partiamo, la mia penna freme e riparte e ricomincio a scrivere e i miei seguaci pronti zaino in spalla scalpitano felici, perché il faro si è riacceso, allora mi stacco dal mio molo e prendo il largo ecco tutti sono felici tutti scattano foto tutti comunicano con i telefonini l’inizio del viaggio, ma all’improvviso tra una virgola non messa e un punto omesso la mia penna si blocca allora capisco tutto non posso più scrivere quello che non penso,quindi mi affaccio sul ponte di comando e dico ai miei seguaci il vostro viaggio finisce qui ,siete in mezzo al mare imparate a nuotare e ve la caverete ed io ho smesso di scrivere anche se continuo a scrivere.
Sono due giorni che non scrivo chissà che fine hanno fatto i miei seguaci ma per saperlo devo riprendere la penna, sono combattuto tra il fare e il non fare, ma ho deciso devo sapere, allora impetuosamente prendo la penna apro la pagina e scrivo, i miei seguaci sono ancora tra le onde aggrappati alle zattere tutti smarriti, li conto sono tutti ancora la perché nessuno ha imparato a nuotare,mi travolge il senso di colpa, allora salgo sul ponte di comando, mi scorgono e tutti si rivolgono verso di me, nei loro sguardi torna il sereno e la speranza, ma io non volevo questo, volevo che, vedendosi abbandonati, avessero imparato a nuotare, ma non lo hanno fatto si sono lasciati andare, quindi penso che forse ancora non sono pronti, per cui dico loro: presto salite a bordo rifocillatevi che riprendiamo il viaggio. Ecco sono tutti a bordo posso ripartire,ma cosa scrivo e mentre penso cosa scrivere loro mi sorridono mi scattano foto mi ringraziano, non so cosa scrivere la penna trema sulla pagina ma è un attimo perché ricomincio a scrivere di slancio, ho deciso faccio rotta per il sud America li porto in Argentina, ecco siamo arrivati attracco e dico loro di scendere, tutti mi guardano con un punto interrogativo negli sguardi, li rassicuro, dicendo loro che torno a prenderli, mi salutano e io lascio il molo e scompaio all’orizzonte ma non smetto di scrivere anzi vedo in lontananza un  gruppo di natanti faccio rotta verso loro e assisto a un abbordaggio con gommoni e a mani nude di giovani ambientalisti alle prese con un’ignobile enorme baleniera tipica rappresentazione del vuoto assoluto, ma il coraggio e l’incoscienza dei giovani hanno la meglio e l’ignobile baleniera lascia in pace almeno per oggi queste meravigliose creature, e questo lo scrivo, partecipo alla loro gioia e scivolo via fra le onde puntando a nord verso il centro America  faccio tappa in Costarica un paradiso in terra un piccolo stato senza esercito dove il 75% del territorio è parco naturale dove l’acqua è pura e il mare cristallino e pescoso e gli alberi danno buoni frutti ma devo correre devo andare come promesso a riprendere i miei seguaci perché il tempo è trascorso eccomi tornato, attracco ma non vedo nessuno dei miei seguaci ad aspettarmi e allora sono contento e penso che forse hanno imparato a nuotare ma devo essere sicuro vado a cercarli li raduno sul molo e dico loro presto salite che dobbiamo ripartire e con mio sommo compiacimento vedo che un folto gruppo si stacca si avvicina e mi dice noi abbiamo deciso di restare perché abbiamo capito, mi scattano l’ultima foto e vanno via, piacevolmente mi riprendo con l’aiuto della penna e dico ai restanti salite che ripartiamo, ecco sono tutti a bordo lascio il molo rotta per il Venezuela  dall’altra parte ma il tempo vola e siamo arrivati questa volta tutti scendono senza fare domande sono sicuri che tornerò per riprenderli per cui mollo gli ormeggi e scivolo via con il mio veliero,e in una splendida notte di plenilunio supero Trinidad e Tobago altri paradisi in terra, ma la mia penna corre e fa rotta per l’Africa uno dei cinque continenti, forse il più antico, forse dove tutto ebbe inizio e dove tutto ancora deve cominciare, il continente dove i padroni vecchi e nuovi sono dittatori, esportatori di democrazia e multinazionali e dove i popoli sono ancora schiavi  e dove  le tribù si combattono ancora, un continente ricchissimo d’acqua con le popolazioni assetate, ricchissimo di ogni cosa conosciuta con i la gente più povera del pianeta perché schiavizzati, un continente che non è nero ma è il buco nero del pianeta.
Il tempo è passato devo tornare indietro a riprendere i miei viaggiatori in Venezuela e via tutto d’un fiato ed eccomi arrivato sono al molo e non sono sorpreso stavolta di vederli ad aspettarmi ma subito, solo una decina di loro si stacca da tutti gli altri e mi dicono noi ancora non siamo pronti quindi saliamo e continuiamo il viaggio, tutti gli altri restano perché hanno capito e hanno imparato a nuotare mi salutano, il tempo di un’ultima foto, molliamo gli ormeggi e via con il vento che gonfia le vele, la mia penna non ha esitazioni rotta per l’Islanda, il viaggio è lungo e quindi intrattengo i miei viaggiatori con lunghe conversazioni sulla matematica finanziaria  sui prodotti finanziari sull’etica finanziaria ma soprattutto sulle cose reali e quelle virtuali che provocano danni sulla vita reale delle persone più devastanti di una guerra globale, non so ciò e quanto hanno compreso o voluto comprendere, ma siamo arrivati in Islanda attracco, li invito a scendere, salutandoli dico loro: il vostro viaggio è finito non tornerò a riprendervi per cui se volete  tornare imparate a nuotare. Anche il mio viaggio finisce qui ripongo la penna e smetto di scrivere.  
Ciao a tutti by Navajo 50

domenica 8 luglio 2012

I proprietari del pianeta Terra

                                            La proprietà del Pianeta Terra                                                 
Da troppo tempo mi pongo la stessa domanda:chi sono i proprietari di questo Pianeta? E’ arrivato il tempo,della risposta.  
Forse sono i popoli che nel corso dei secoli,organizzandosi, all’inizio, in piccole comunità,e poi crescendo,principalmente per affinità di lingua e credenza religiosa, hanno cominciato a tracciare linee per terra, che oggi chiamiamo confini?Quindi attribuendosi di fatto la proprietà di quella zona circoscritta. Non credo che quelle comunità molto primitive avessero il concetto di proprietà,ma avevano comunque gettato le basi per il concetto futuro. Il fatto di tracciare linee per terra,che poi dovevano controllare,o con mura di cinta fortificate, o con dispiegamento di uomini,non rispondeva al concetto di salvaguardia della proprietà,ma  rispondeva al bisogno di sicurezza ,cosa che ancora oggi avviene,tant’è che normalmente quando rientriamo a casa “area circoscritta” e chiudiamo la porta, il nostro livello interiore di sicurezza sale al massimo,e certo non pensiamo che derivi dal fatto che la casa è in proprietà o in affitto;quindi le comunità primitive,esercitavano, il controllo dell’area da loro stessi circoscritta,unicamente in funzione della loro sicurezza, il che consentiva loro di svolgere le loro attività quali pastorizia,agricoltura,caccia ecc..senza il timore di aggressioni da parte delle comunità limitrofe. Col trascorrere del tempo,ogni comunità cresce,per cui nasce la necessità di spostare in avanti i propri confini,e con essi il bisogno di sicurezza,che si trasforma in concetto di proprietà,nello stesso attimo in cui per portare avanti i propri confini, si servono delle armi, per occupare la comunità confinante al fine di inglobarla,per cui la comunità vincitrice matura il seguente concetto : NOI  non AVEVAMO,usando LE ARMI ABBIAMO. Da quel momento, tutto si trasforma,con le armi tantissime comunità soccombono e vengono inglobate,per cui, nascono le città piccole e grandi, le capitali,gli stati .I confini cambiano continuamente,con l’esito delle guerre,le guerre sono locali,regionali,nazionali,continentali,mondiali,e tutte hanno lo stesso comune denominatore,acquisire la proprietà,non solo del suolo,ma soprattutto del sottosuolo,per le sue enormi ricchezze. Le motivazioni per cui si facevano, e ancora si fanno le guerre, sono belle e colorite :si sono fatte in nome di Dio in nome dei Vangeli per civilizzare,per alfabetizzare,per commerciare,oggi va di moda ,per esportare la democrazia. Ma in realtà, a chi appartiene il PIANETA TERRA ? Il pianeta Terra non è di NESSUNO e NESSUNO deve vantare diritti su esso! Tutta l’Umanità è generosamente ospitata dal pianeta ,che mette a nostra disposizione,tutto quello che ha fuori e dentro di se gratuitamente,eppure, se ne rivenda la proprietà?ma di che,di che cosa, dell’aria,del sole,degli oceani,delle maree,delle piogge,delle stagioni,dei ghiacciai,dei,.monti ,dei fiumi, dei laghi ,delle foreste,del gas del petrolio,dei minerali tutti,degli animali tutti,commestibili e non,tutte cose che abbiamo trovato,che non sono nostre:” PURA FOLLIA.”.
Allora dico a tutti, specialmente, a quelli che essendo molto poveri dentro l’anima,cercano di riempirla con proprietà effimere: il Pianeta Terra non essendo di nessuno,è di TUTTI,senza confini, e in egual misura,aggiungo per gli ottusi che vantano diritti,non si sa su che ,noi esseri umani abbiamo tutti,due punti in comune, la nascita e la morte, in mezzo, c’è la vita,su questo pianeta, che ci ospita gratuitamente,per cui, come potete vantare diritti su cose che non sono vostre? Certamente,con l’uso delle armi,si può,temporaneamente. Quindi, sono certo che è arrivato il momento che tutta l’Umanità prenda coscienza ,e rivendichi,con le buone o le cattive, il diritto inalienabile, ad esistere con pari dignità,e senza mai dimenticare la cosa più importante: la nostra vita è un passaggio,un’opportunità, su questo pianeta, per cui dobbiamo essere parsimoniosi e oculati,quindi, molto attenti a usarlo,questo atteggiamento,lo dobbiamo ai futuri ospiti. Per cui,nell’arco temporale del nostro passaggio e prima di morire,abbiamo il dovere,di restituire tutto quello che abbiamo preso,diversamente il nostro egoismo metterà in difficoltà,le generazioni future. Infine,a tutti quei piccoli uomini ottusi a capo di un governo o una nazione:reinterpretate il concetto di confini e proprietà. Operate,per rendere ospitali alcune parti di questo pianeta ,che non lo sono,invece di distruggere,ciò che esiste,come gli oceani e le foreste”fonti di vita”,ciò rientra nel concetto di restituzione, e ridistribuzione,affinché tutti gli esseri viventi abbiano pari dignità di accesso,anche perché se non lo farete,succederà lo stesso.
Ciao a tutti alla prossima. By Navajo 50

domenica 1 luglio 2012

Bisogna cambiare l'aria

                                                      Bisogna cambiare l’aria


L’aria che respiriamo è una miscela di componenti noti,però ce ne sono altri poco noti.
Componenti noti: false ideologie politiche,religiose,commerciali,industriali,e bancarie,nonché false ideologie di vivibilità o di sviluppo sostenibile,false ideologie dell’accoglienza e dell’integrazione,e ancora, falsa ideologia della multi etnicità,per poi aggiungere la falsa ideologia dell’accesso al lavoro, alla sanità ,alla pensione,ma la componente più sostanziosa è quella della falsa ideologia della meritocrazia. Con questi componenti abbiamo imparato a convivere respirandoli per molto tempo,nonostante abbiamo visto e continuiamo a vedere gli effetti disgreganti dentro la società di cui facciamo parte.
I componenti poco noti dei quali scopriamo l’esistenza sono:la falsa ideologia della globalizzazione,
la falsa ideologia che basta avere una moneta in comune per convivere senza bisogno di unione politica, la falsa ideologia della leva finanziaria,la falsa ideologia dell’esportazione della democrazia,la falsa ideologia del protocollo di Kyoto.
Tutti questi componenti vecchi e nuovi miscelati che noi respiriamo ogni attimo, hanno provocato sotto i nostri occhi,la devastazione dell’intero Pianeta.
La devastazione globale è causata dal fatto che tutte le false ideologie,nascondono dietro solo l’interesse privato. Quindi è giunto il momento di disinquinare la nostra aria dalle componenti tossiche,spero basti semplicemente aprire porte e finestre per effettuare il necessario ricambio,se non dovesse bastare,vorrà dire che se la sono cercata.
Ciao a tutti alla prossima. By Navajo 50

martedì 26 giugno 2012

SE FOSSI IO IL PAPA

                                                   SE  FOSSI  IO IL PAPA!

Se io fossi il papa per prima cosa eliminerei la città del vaticano e ne farei il più grande centro di accoglienza del mondo.
Se io fossi il papa eliminerei l’esercito dei miei generali e colonnelli,e poi abolirei ogni ordine di frati e suore e quindi le divise,e li riporterei a gente fra la gente.
Se io fossi il papa,smetterei la divisa e comprerei un paio di jeans e una maglietta”non è l’abito che fa il monaco”.
Se io fossi il papa mi confonderei tra la gente,al mercatino rionale per capire la vita quotidiana della gente.
Se io fossi il papa andrei in giro di notte per i quartieri,per capire cosa fa la gente che non dorme e perché non dorme.
Se io fossi il papa mi confonderei tra i disoccupati dentro un ufficio di collocamento,per capire la  disperazione di un padre o di una madre che non trovano lavoro,per sfamare i figli.
Se io fossi il papa mi farei ospitare da una famiglia media, per capire come fanno a vivere con 1200 euro al mese e forse scoprirei la dignità umana.
Se io fossi il papa andrei con una prescrizione medica specialistica presso un’ASL per capire forse la pazienza umana..
Se io fossi il papa proverei a fare una notte di assistenza a un familiare o amico in un corridoio d’ospedale,con il familiare in barella per mancanza di posti letto,e forse capirei l’amore.
Se io fossi il papa andrei a vivere per un po’di tempo in una bidonville per capire perché le società condannano migliaia di persone a vivere come rifiuti e perché le rifiutano.
Se io fossi il papa mi recherei nel corno d’Africa e poi insieme ai migranti inseguiti dalle guerre e dalle carestie, attraverserei il deserto per arrivare in Libia per prendere un barcone pilotato da un carnefice che forse mi porterà a Lampedusa, per capire la sofferenza e l’inferno in terra.
Se io fossi il papa andrei a trovare tutte le multinazionali che affamano le popolazioni,o quelle che non mettono gratuitamente le medicine a disposizione dei poveri o quelle che sfruttano i lavoratori per un maggiore arricchimento personale e non andrei via senza avere ottenuto i risultati.
Se io fossi il papa scaverei mille pozzi in Africa per dare da bere agli assetati,e con l’acqua ritornerebbe la vita e cosi capirei il senso della rinascita.
Se io fossi il papa andrei da tutti i potenti della terra e a gran voce chiederei loro almeno un anno di tregua per sperimentare il significato di pace in terra,poi chissà.
Se io fossi il papa superei il concetto del celibato,riconducendolo a libera scelta.
Se io fossi il papa monetizzerei tutte le ricchezze,e costruirei il più grande salvadanaio del mondo,per guardare la gioia di chi dona e la dignità di chi riceve, e forse conoscerei la felicità.  
Questo è quello che farei se io fossi il papa,ma io non sono il papa e allora faccio quel che posso e come posso.
Ciao a tutti alla prossima By Navajo 50

giovedì 21 giugno 2012

IL LAVORO

                                                             IL LAVORO
Il lavoro è il pilastro fondamentale su cui si basano le nazioni e le società. In Italia la Carta fondamentale tutela una serie di diritti dei lavoratori garantendo in particolare quelli delle fasce più deboli come le donne.
  • L'art. 1 stabilisce che L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
  • L'art. 4 sancisce che " La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
  • L'art. 35 tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni curandone anche la formazione e l'elevazione professionale.
  • L'art. 36 sancisce il diritto del lavoratore ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
  • L'art. 37 estende alla donna gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Il codice civile all'art. 2110 tutela anche il periodo di gravidanza e di puerperio.
  • L'art. 38 tutela l'assistenza sociale e le forme di previdenza.
  • Il diritto di sciopero è garantito dall'art. 40 ed è regolato dalle leggi.
  • L'art. 41 è un crocevia nel quale si incontrano le esigenze del capitale e la sicurezza nel lavoro: l'iniziativa economica privata è libera, ma non può recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana. L'art. 2087 del codice civile stabiliva già l'obbligo di sicurezza del datore di lavoro.
  • L'art. 46 prevede, ai fini dell'elevazione economica e sociale del lavoro, il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende secondo quanto stabilito dalle leggi.
Questo è ciò che è scritto nella nostra Costituzione:semplicemente perfetto. Questi dettami costituzionali per circa un trentennio sono stati perseguiti e realizzati,consentendo al nostro Paese di ottenere un larghissimo e diffusissimo benessere. Il nostro Paese pur essendo quasi privo di materie prime si affermò nel mondo per la produzione manifatturiera e soprattutto grazie al talento dei nostri lavoratori, il Made in Italy diventò un culto in tutto il Pianeta. Tutto ciò fu possibile grazie alla grande visione del lavoro dei padri costituenti prima, e poi grazie alle grandi battaglie politiche e soprattutto sindacali dopo. Purtroppo,tutta quella generazione di persone di grande statura morale,pian piano viene a mancare,e come spesso succede si verifica il salto generazionale,per cui si presentano personaggi di scarsa statura morale,politica,e sindacale,ma soprattutto incapaci.
Questi personaggi che costituiscono l’attuale classe politica e sindacale non sapendo cosa fare perché incapaci si comportano esattamente come quei figli che ereditano l’impero economico del genitore e essendo inetti e incapaci,proprio per il salto generazionale,l’unica cosa che fanno e quella di dilapidare in pochi anni il patrimonio svendendolo. L’attuale classe politica sta esattamente dilapidando il patrimonio di tutto il Popolo Italiano,costruito con enormi sacrifici e fortissime lotte sindacali, per incapacità e scarsissima morale,perché se solo avessero un briciolo di morale,si sarebbero già dimessi per fare posto a chi è in grado,di affrontare e risolvere un problema complesso ma non difficile come quello del lavoro. Con le privatizzazioni hanno cominciato a svendere il Nostro patrimonio,poi le dismissioni,e continuano a perseguire questo obiettivo che inevitabilmente ci porterà alla miseria,perché uno Stato senza patrimonio diventa una colonia,e per far ciò,adesso cercano di smantellare gli articoli costituzionali sulla materia Lavoro per preparare ulteriori svendite,del nostro patrimonio,adducendo la puerile scusa che è necessario perché lo impone il libero mercato e la globalizzazione. Allora dico a tutti voi strani personaggi della politica e del sindacato attuale Io credo,alla vostra incapacità,e inettitudine,ormai palese,ma non credo alla vostra buona fede, perché:Io piuttosto che fare arretrare e impoverire il mio Paese,oggi chiamerei i cosi detti paesi emergenti,quelli cioè che non hanno regole e quindi fanno concorrenza sleale,e direi loro: ecco le regole da rispettare per competere,e passerei loro i nostri nove articoli principali della nostra Costituzione sul tema Lavoro e aggiungerei prendere o lasciare,se prendono bene, parte una sana competizione,se lasciano, giù dazi e misure a protezione del talento dei nostri lavoratori e soprattutto del marchio Made in Italy, e me ne fregherei dei mercati,della globalizzazione e delle vostre scuse da inetti e incapaci. Per cui,voi strani personaggi della politica e del sindacato attuale, non avendo gli attributi,sarebbe bene che in blocco andaste via,ma mi sorge il sospetto che forse avete altri interessi per restare,e allora dico: che e arrivato il momento che la Nazione intera prenda coscienza di questa svendita patrimoniale messa in atto da voi incapaci o interessati,e traendo le dovute conclusioni prenda i legittimi provvedimenti”le elezioni politiche sono a breve”. Dovete essere spazzati via,e se il caso, perseguiti, è inammissibile che la Nazione Italia diventi una colonia.
Ciao a tutti alla prossima By Navaco 50

domenica 17 giugno 2012

La nuova frontiera del Colonialismo

                                            L a nuova frontiera de colonialismo

Il colonialismo è sempre stato lo sport preferito dell’uomo stupido,arrogante e vigliacco:stupido perché alla fine le colonie le ha perse,arrogante perché la superiorità manifestata,era inesistente,vigliacco perché nascondeva la propria debolezza dietro le armi. I colonialisti come da copione celano le vere intenzioni,camuffandole da atto meritorio,” Quindi stupidi”,di poi inculcano l’idea che il popolo da colonizzare,sia inferiore,quindi,”Arroganti”infine convincono l’opinione pubblica,che per fare ciò sia necessario l’uso delle armi,quindi”Vigliacchi”.Gli unici veri motivi invece sono sempre gli stessi:sete di potere e arricchimento illecito. Tutto ciò nei secoli passati e tutt’oggi viene perpetuato nella quasi indifferenza globale. Il colonialista,nel tempo:l’atto meritorio lo ha compiuto in nome di Dio,in nome dei Vangeli,per alfabetizzare ecc..Oggi ci sono due nuovi atti meritori. Il primo i colonialisti lo chiamano esportazione di democrazia che è la sintesi di stupidità,arroganza e vigliaccheria,con l’aggravante che viene sempre applicato a Popoli deboli militarmente. Il colonialista nell’applicare questo concetto ha però capito,che esportare la democrazia è costoso e richiede tempi lunghi,come le crociate,e non si può mai sapere alla distanza come andrà a finire” Vietnam insegna”,allora il colonialista ha convocato gli esperti,di tutti i settori,per trovare un nuovo modo per colonizzare una determinata area geografica senza impiegare truppe, con buona pace per i pacifisti,che notoriamente rompono con le loro manifestazioni. Alla fine dal tavolo si alzano un gruppo di persone e dicono al colonialista di avere la soluzione del problema. Il colonialista congeda tutti gli altri,militari compresi, e chiede al portavoce del gruppo di spiegargli la soluzione che avevano trovato. Il portavoce del gruppo comincia a parlare e dice:Vede noi non siamo militari,come ben sa,ma ci occupiamo di ingegneria finanziaria,che lavora dentro un mondo virtuale con effetti sul mondo reale”non so se comprende” ma è un’arma più potente della bomba atomica,con effetti più devastanti,e può essere applicata a tutti i Popoli anche ai più forti militarmente,perché le armi non servono,basta schiacciare alcuni tasti di un computer e il gioco è fatto,in un attimo un’intera nazione si ritrova in ginocchio a mendicare, è qui entra in scena Lei signor Colonizzatore,si presenta con atto meritorio è automaticamente sarà: il salvatore Colonizzatore,senza aver sparato un colpo. Vede Lei ancora non è convinto ma ci creda la nuova frontiera del colonialismo è quella che facciamo noi è si chiama Terrorismo Finanziario ,ma poi pensi a quanto sono stupidi tutti i governanti degli stati del Pianeta,ancora non lo hanno inserito come reato nei loro Codici Penali e poi, ancora, neanche l’ONU lo considera un crimine contro l’Umanità. Quando vuole cominciamo? Il colonialista :cominciamo adesso! Il terrorismo finanziario è partito quattro anni fa dal paese più guerrafondaio e colonialista del Pianeta e ha contagiato tutto il mondo con effetti devastanti sulle Popolazioni,cogliendo prima impreparati tutti,poi inefficienti e inetti tutti. Tutti sappiamo come e quando è cominciato ma nessuno sa quando finirà: è solo inettitudine e incapacità,o qualcos’altro? Io personalmente penso che ancora oggi siamo in tempo per riavvolgere il nastro,basta fare due cose,primo introdurre a livello planetario il reato di terrorismo finanziario,secondo perseguire questi soggetti arcinoti,e processarli per crimini contro l’Umanità,perché non è vero che solo le armi uccidono.            
Ciao a tutti alla prossima. By Navajo 50

sabato 9 giugno 2012

La Stupidità dei politici

                 La  Stupidità senza fine dell’attuale schieramento politico Italiano

Ogni popolo ha il diritto dovere di decidere del proprio futuro ,senza ingerenza alcuna,e la classe politica,delegata dal popolo stesso,ha il solo dovere,di assecondare,la volontà del popolo,mettendo in campo tutte le iniziative affinché,ciò si realizzi,per il naturale motivo che il popolo è Sovrano,” Senza Se e Senza Ma “anche,nei sistemi a regime totalitario. La storia ci insegna che ,nel breve,o medio,o lungo periodo,il popolo ha sempre vinto,pagando spesso un altissimo prezzo in vite umane,ma ha sempre vinto,e sono state spazzate vie:dinastie di regnanti,di dittatori e di politicanti.  La politica è una cosa molto seria,è anche, indispensabile,per cui il problema è nella qualità,della politica stessa,quindi nella qualità delle persone,che compongono lo schieramento politico. La  politica è il mezzo attraverso il quale ogni cittadino,può dare il proprio contributo,alla crescita,del proprio Paese,in virtù dei propri mezzi e conoscenze,a titolo gratuito,per cui Onorevole. Le pagine della nostra storia repubblicana,fino a un certo momento sono piene di persone Onorevoli,ma poi come spesso accade,con il ricambio,le persone Onorevoli,cominciano a scomparire,e si affacciano sulla scena,nuovi personaggi,che,svuotano della purezza intrinseca,il vocabolo,per cui avviene la metamorfosi. La politica prima era tra la gente per la gente,la nuova politica,invece una volta eletta,  si estranea dalla gente,si installa in maniera permanente sull’olimpo,modificando spesso la legge elettorale,tant’è che ancora oggi non possiamo eleggere candidati scelti da noi perché nominati dai partiti,negandoci di fatto un diritto costituzionale. A questo punto diventano Casta,e per restare tale si auto proteggono con leggi personali,si auto referenziano,e per far si che il sistema sia sempre chiuso,attuano il sistema nepotistico, si auto stipendiano al meglio, si dotano di tutti gli accessori, vedi finanziamenti pubblici aboliti per volontà popolare,e riapparsi in forma di rimborso spese ,pensioni dopo una legislatura,con contributi irrisori,auto blu,aerei blu,portaborse,e altri migliaia di benefit. Ma per mantenere questa posizione di casta ,sono costretti a ungere i loro portatori d’acqua,e quindi nominano Inetti e Incapaci alle più alte cariche nella pubblica amministrazione e nelle aziende di stato,con stipendi d’oro e bonus da sceicchi,perché questi,al momento buono sono disponibili a salire sul patibolo,”per cui vanno pagati bene”. A loro volta,questi,creano altri portatori  d’acqua,infatti affidano appalti,per centinaia di milioni di euro a loro amici,parenti e conoscenti, soprattutto“Riconoscenti”che ritornano indietro una cospicua parte,dei soldi,insieme ai voti,poi usano la tecnica della dilatazione temporale,per far lievitare i costi,tant’è che in Italia,conosciamo soltanto l’inizio dell’opera,mai il costo, né tantomeno la fine,poi usano la tecnica ben collaudata”Opera Inutile fine a se stessa”siamo pieni di monumenti e cattedrali nel deserto. Infine affinché la casta non possa essere attaccata non si creano nemici anzi favoriscono,alcuni poteri forti come,la chiesa,le banche,e l’editoria. Ma stupidamente facendo tutto ciò,automaticamente si creano il più grande nemico di sempre:il Popolo,che aspetta risposte,da troppo tempo,che non arrivano mai, su temi fondamentali quali: il lavoro,le pensioni,la casa,la scuola,la sanità,la giustizia,i servizi,la sostenibilità della vita,i rifiuti,il recupero del patrimonio artistico e monumentale,la vivibilità delle città,i trasporti,le infrastrutture ecc.,perché la casta è perennemente,occupata in auto celebrazioni o in auto protezionismo. La loro stupidità ormai è cosi stratificata e cieca che non si accorgono più di quanto accade loro intorno,convinti come sono di detenere il potere. Ma cosi non è,il potere,quello vero,lo detiene il Popolo, che preso atto dell’incapacità morale e pratica di questi ciarlatani,e istrioni della politica,non vale la pena neanche citarli”troppo onore”li spazzerà via in un battito di ciglia,perché il Popolo non è stupido come loro credono,è solo paziente,ma fino a un certo punto,e in più il Popolo non dimentica mai i propri nemici,anzi li cataloga e li trasmette alla nuova generazione,non si sa mai,dovessero riapparire.  Ciao a tutti, alla prossima,by Navajo 50.                                                                      

mercoledì 6 giugno 2012

Perchè corriamo tanto?

                                                     Perché corriamo tanto?
Per motivi di lavoro ho conosciuto moltissime persone:molte sono dimenticate,altre sono ancora presenti,con alcune mantengo un rapporto personale,con altre solo professionale,certamente,una persona,conosciuta tanto tempo fa non la scorderò mai. A quel tempo eravamo entrambi giovani e subito entrammo in confidenza,e scopri che lui aveva un grandissima passione,un po’ in comune a tantissimi,me compreso,ma la sua passione era diversa,era viscerale,lo possedeva,era la passione per le Ferrari. Certo Ferrari è un mito che tantissimi abbiamo,ma non tutti,lo inseguiamo,Lui si! Tant’è che un bel giorno che ero passato da lui,la prima cosa che mi disse appena mi vide fu:mi sono comprato una Ferrari. Sono felice per te rispondo,finalmente,hai realizzato il sogno della tua vita,ma poi aggiungo,scusami ma che te ne fai,dalle nostre parti non esistono strade per godersi una Ferrari,e lui mi risponde:non ha importanza. Festeggiammo l’acquisto,non parlammo di lavoro,ci salutammo e continuai il mio solito giro. Il mese successivo,tornai a trovarlo,ma stranamente non vidi la Ferrari in bella mostra davanti la porta,un po’ preoccupato,entro,lo vedo,e stavolta sono io che subito gli chiedo: la Ferrari? Lui,mi guarda,e mi rassicura dicendomi:non è successo niente,l’ho venduta,come l’hai venduta?mi risponde:accomodiamoci in ufficio,prendiamo un buon caffè,e ti racconto tutto. Prende dalla scrivania un foglio di carta e comincia a spiegarmi: vedi sin dal primo giorno che ho avuto la Ferrari non ho fatto altro che fare sempre lo stesso tragitto,da … a….andata e ritorno totali 200 chilometri,e perché domando io, lui,volevo battere il record di tempo sia in andata sia in ritorno e quindi trovare il limite oltre il quale non si può andare,e lo hai trovato chiedo? Lui mi risponde:No! Perché dopo venti giorni di records battuti,ieri l’altro,mi sono chiesto: che senso aveva correre cosi veloce da non vedere il paesaggio che mi circondava o mi veniva incontro,e con il quale a causa della mia velocità non potevo interagire,allora ho deciso:l’ho venduta, e ho ricomprato una comoda berlina,cosi quando guido posso guardare il paesaggio che mi circonda,e ho scoperto che è bellissimo,e pensare che non lo vedevo,ossessionato dalla velocità. Ricordo perfettamente,che lo abbracciai,dicendogli:mi hai svelato un grande segreto. A differenza di tutti gli altri esseri viventi noi Umani viviamo immersi dentro i paesaggi che sono in continuo movimento. I nostri paesaggi si muovono e si materializzano insieme alla nostra crescita,perché siamo noi che li creiamo e li muoviamo. All’interno dei nostri paesaggi troviamo non,solo immagini di naturali bellezze,ma soprattutto persone che interagiscono col nostro paesaggio,e nel momento in cui,ci fermiamo un solo attimo,e interagiamo con una sola di queste persone,automaticamente,creiamo un ulteriore paesaggio. Basta pensare al momento in cui,in un paesaggio,in un straordinario momento,un ragazzo e una ragazza,decidono di fermarsi un attimo e poi,insieme,fare la stessa strada. E’ chiaro che fermarsi un attimo per poi ripartire è necessario,serve a creare nuovi paesaggi.   In questi ultimi anni però vedo l’uomo che insegue a folle velocità un limite che mai raggiungerà per il semplice motivo,che non potendo uscire fuori da questo pianeta,inesorabilmente,si ritroverà al punto di partenza,in un profondo stato di frustrazione. Perché?:primo, saranno passati gli anni,e non se n’è accorto”la velocità ti obbliga a guardare,in una sola direzione”secondo,guarderà i suoi figli e li vedrà grandi senza averli visti crescere,terzo,guardando la sua compagna,maledirà tutti i momenti che non è stato con lei seduto al tavolino di un bar,o in spiaggia a guardare,il sole che va a dormire,inseguito dalla luna che si sta svegliando,o quando insieme a lei misuri la temperatura al bambino,che ha preso il morbillo,che poi diventa una festa e ci fai le foto,o quando neanche hai avuto la scusa di litigare per poi fare pace. Infine quando pensi che gli altri siano invecchiati,perché non hai avuto il tempo di fermarti allo specchio. Questi sono gli effetti devastanti della velocità,per cui se questa scelta è autonoma,fermiamoci a riflettere e rallentiamo,per interagire con i nostri paesaggi,se invece è costrizione,fermiamoci, prendiamo coscienza ,e gridiamo a tutti che vogliamo rallentare per goderci i paesaggi che costruiamo. In fin dei conti la nostra Terra impiega 24 ore per fare un giro, che senso ha andare più veloci?                   
Ciao a tutti. Alla prossima by Navajo 50

sabato 2 giugno 2012

L'Eredità

                Il costo della Pubblica Amministrazione ovvero da padre in figlio                                                 


Qualche giorno fa mi necessitava fare uno stato di famiglia,per cui mi reco all’anagrafe del mio Comune ,cerco e trovo un parcheggio rigorosamente a  pagamento, scendo e vado,aspetto il mio turno e chiedo all’operatore il mio stato di famiglia, lui inserisce i miei dati ,e noto che, la stampante, emessa la prima pagina resta in movimento“la mia famiglia è composta da tre persone”, stampa una seconda pagina,e si ferma, io mentalmente cerco di capire come mai due pagine,anziché la solita scarna paginetta,aggrappandomi all’idea delle nuove comunicazioni allegate,nel mentre l’operatore inchioda le pagine con la spillatrice, e me le porge. La prima cosa che faccio prima ancora di pagare è di vedere il contenuto delle pagine: prima pagina tutto regolare la mia famiglia seconda pagina un nucleo di tre persone con note annesse, a me sconosciuto. Incredulo apostrofo l’operatore dicendogli:guardi che c’è un errore la mia famiglia è composta da tre persone,gli altri non so chi siano. L’operatore mi guarda e mi dice:caro signore non c’è alcun errore,deve sapere che sono entrate in vigore le nuove norme sulla trasparenza,per cui ogni capo famiglia,da oggi saprà in realtà ,effettivamente il proprio carico familiare;finalmente abbiamo tolto il velo,non è contento? Vada tranquillo e poi ci sono le note esplicative, le legga e tutto sarà semplice. Non sapendo come e cosa ribattere,penso che la cosa migliore da fare sia tornare a casa e parlare della novità con mia moglie. Arrivato a casa ,mia moglie,mi vede un po’stranito e mi chiede, stai bene,rispondo non lo so’,guarda un po’ qua’ e le porgo le due pagine,lei prende le due pagine le guarda,e si siede di botto, ed è più stranita di me, la rincuoro subito dicendole, non ti preoccupare, mi hanno detto che adesso è cosi ,entro nei dettagli riferitemi dall’operatore comunale,e aggiungo più tardi leggiamo le note e decidiamo sul da farsi,adesso pranziamo. Spesso dopo pranzo ci concediamo un riposino,quel giorno niente da fare,solo incubi, per cui decidiamo di desistere e seduti con un buon caffè davanti,prendiamo di petto il fascicolo.   
Pagina uno siamo noi,giriamo pagina e riscontriamo quanto già avevo visto,tre persone:marito moglie e un ragazzo,passiamo alle note per cercare di capire,le note allegate,riportavano nomi, cognomi, indirizzo,numero telefonico e attività lavorativa delle persone.  A questo punto,mia moglie, dice proviamo a telefonare a questa famiglia,io,rispondo:senti dato che c’è l’indirizzo, forse è meglio andare di persona per chiedere spiegazioni. La decisione è presa. Prendiamo la  macchina e andiamo,il quartiere dove abita,questa famiglia,è di periferia,residenziale,individuato il numero civico,suoniamo al citofono,dall’altro capo,un signore risponde e dice:pronto chi è,superato l’attimo rispondo, sa io sono il signor…. Lui subito risponde:prego salga si accomodi, primo piano,guardo mia moglie,e lei sussurra pare che ci conosca. Sulla porta un signore di mezza età,ci fa accomodare,in salotto,e ci dice scusate un attimo che chiamo mia moglie,una manciata di secondi dopo arrivano,fatte le presentazioni,il signore ci dice:so il motivo della visita,perché anche noi lo abbiamo saputo,adesso vi spiego tutto. Ancora,rintronati,ascoltiamo. Il marito comincia a parlare e ci dice:dovete sapere che io sono un dipendente pubblico,e in quanto tale il mio stipendio e pagato dai contribuenti,e siccome tutti voi contribuenti vi lamentate sempre di quanto e cosa pagate, per una questione di trasparenza ora hanno deciso che ogni contribuente deve sapere chi paga e cosa paga,io e la mia famiglia siamo stati messi a vostro carico,di ciò siamo contenti, perché sappiamo che siete dei contribuenti regolari nei pagamenti, e questo facilita la nostra vita sa, abbiamo il mutuo, le bollette,l’università del ragazzo,il dentista,e qualche piccolo sfizio,increduli ci alziamo,e senza dire parola,ci avviamo alla porta.
Sull’uscio in un lampo di lucidità gli dico: e proprio ora doveva comprarsi un SUV nuovo,lui ci guarda e risponde: non se la prenda tanto poi….! Di rimando tanto poi che? Lui allarga,braccia e sorriso e sentenzia:emetteremo altro debito pubblico e se non c’è la farà lei ci sarà suo figlio,non se la prenda,funziona cosi. Saliamo in macchina” la nostra ha 11 anni di vita” e andiamo via.
Ciao a tutti alla prossima by Navajo 50

mercoledì 30 maggio 2012

30 maggio 1950

                                             Tutto ebbe inizio nel 1949


Vedevo accanto a me una bambina,all’incirca tre o quattro anni molto bella, ma soprattutto mi incantavano i suoi occhi,ci guardavo dentro ed ero sereno, perché dentro quegli occhi vedevo molti orizzonti pieni di luce solare,che si spostavano continuamente in avanti, e ciò mi attraeva e mi dava fiducia Neanche il tempo di questo pensiero e la bambina mi tende la mano,come a dire vieni con me,e mentre continuavo a guardare dentro i suoi occhi istintivamente do la mia mano e lei finalmente parla e mi dice: vieni con me abbiamo molta strada da fare,io la seguo. Cominciamo a camminare con la mia mano stretta nella sua ,lei sempre mezzo passo davanti a me,e lontano all’orizzonte vedevo delle figure, lei gira un pò la testa verso di me, e nel suo sorriso capisco che è li che dobbiamo arrivare,mentre ci avviciniamo,le figure che prima erano indistinte cominciano a prendere forma e sembianze,sono tutte persone in fila:adulti,bambini, ragazzi, ragazze, mamme, papà, zii, nonne, insomma tutti erano li in una fila di cui non vedevo la fine. Pensavo di essere arrivato, allora cerco lo sguardo della mia piccola guida,lei capisce e mi dice:ecco vedi, ho chiesto a tute queste persone di attendere un attimo perché dovevo prendere te, e mentre mi interrogo sul fatto che non è stato un attimo, perché insieme a lei ho camminato per giorni, però, pensandoci bene non ero stanco, anche se avevo visto il sole più volte tramontare, lei capisce tutto, e sempre tenendomi per mano in una stretta forte che non faceva male,”anzi provavo benessere”, mi dice,andiamo avanti dobbiamo fare ancora tanta strada,per cui,riprendiamo il cammino, e mentre avanziamo a stretto contatto con la fila che man mano scaliamo, in questa strada che non so definire, a tratti sterrata ,a tratti asfaltata, a volte stretta ,a volte larga a volte sentiero di campagna o di montagna ma sempre con un orizzonte pieno di luce, vedo poco più avanti un uomo che riconosco subito: mio padre che come sempre mi sorride sotto i suoi baffetti,io non ho avuto l’istinto di lasciare la mano della mia piccola guida, ma lei capisce e sente che nel mio cuore ho la voglia di ascoltare mio padre, per cui si cambia di posizione e passa alla mia destra in tal maniera io sono in mezzo tra lei e mio padre, tenendomi sempre stretto alla sua mano, metto l’altra nella mano di mio padre, una straordinaria sensazione di serenità mi pervade tutto,aspetto che mio padre mi parli ma lui mi sorride ed allora capisco,che mi racconterà una storia e aspetto,ma subito davanti mio padre vedo mia madre e davanti ancora, mia sorella, che subito mi corre incontro e mi dice finalmente sei arrivato! io per istinto cerco le braccia di mia madre lei mi stringe forte a se, mi accarezza sulla testa mi allarga un gran sorriso e mi dice vai figlio mio non ci sono mani migliori di quelle che ti stanno guidando,dopo, più avanti ti racconterò una storia, poi aggiunge: poco più avanti c’è tua nonna che non vede l’ora di vederti,allora guardo la mia piccola guida che, con il suo sorriso mi fa intendere che ha capito. Allora accelera il passo e all’istante vedo,mia nonna, si l’unica, perché gli altri non li ho mai conosciuti, mia nonna mi abbraccia, mi bacia tutto, quasi mi stropiccia, ed’è una sensazione bellissima, poi mi guarda negli occhi e mi parla dicendomi:eccoti arrivato,finalmente, e aggiunge, non immagini quanto sono felice ma adesso vai poi avrò tanto tempo per raccontarti tante storie. Mi chiedo senza alcun smarrimento come mai tutti i miei affetti più cari mi dicevano tutti la stessa cosa “Vai non ci sono mani migliori a cui affidarti “ allora guardo la mia piccola guida che mi dice “Andiamo dobbiamo fare tanta strada” giusto il tempo di riguardare i miei affetti che già siamo molto avanti ma pur non provando alcun segno di fatica la fila non finiva mai, nonostante il tempo passava perché le albe inseguivano i tramonti e le notti i giorni e tutte le persone che scalavamo erano serene sorridenti pervase da una grande fiducia come la mia che però derivava dalla manina forte della mia piccola guida, la loro, da che cosa non capivo, ma a quel tempo aveva poca importanza, ero sicuro che col trascorrere del tempo avrei messo tutti i pezzi a posto, ma mentre riflettevo su tutto ciò la mia piccola guida si ferma mi guarda, stavolta con un sorriso ancora più bello e mi dice: ecco tu sei arrivato mettiti dove vuoi io debbo continuare, ho ancora tantissime persone da prendere, e la mia strada spero non finisca mai, ad un tratto sento che la sua forte manina lascia la mia, e tanta è la paura di sentirmi solo, che mi sveglio,apro gli occhi e dopo avere preso confidenza con la luce vedo chini su di me tutti i miei affetti: mia madre che mi tiene sul suo seno e mio padre, mia nonna, mia sorella, che mi scrutano, allora capisco, ero venuto al mondo in un meraviglioso mattino del 30 di maggio del 1950 ,ed ero stato consegnato alla Repubblica Italiana e già mi chiamavano Paolo.
Ciao a tutti,alla prossima by Navajo 50

venerdì 25 maggio 2012

IL più accogliente albergo conosciuto

                                   Il più accogliente albergo dell’universo conosciuto

Voglio provare a farvi immaginare l’albergo più bello,più accogliente, mai visto e sognato,che va al di là di ogni immaginazione.
Eccoci arrivati,e subito restiamo a bocca aperta:i nostri occhi non riescono a contenere la sua grandezza e vastità,nonostante,allunghiamo il collo un po’ a destra,un po’ a sinistra. Superiamo,il nostro sbigottimento,ed entriamo,varcato l’ingresso,rimaniamo contemporaneamente,tutti paralizzati per lo stupore di ciò che vediamo:un atrio infinito,e al suo interno,vediamo fiumi,laghi,montagne,prati sconfinati,foreste,cascate,alberi da frutto di ogni genere. Non sappiamo esattamente, quanto tempo siamo rimasti a bocca aperta,ma usciamo dallo stupore, perché delle persone toccandoci sulle spalle, ci dicono:ben arrivati ecco le chiavi delle vostre camere, andate pure e felice soggiorno. Ancora, increduli,ci guardiamo tra noi, e tutti abbiamo la stessa domanda stampata negli occhi:ma ciò che vediamo è vero o stiamo sognando? Poi notiamo, che ognuno di noi ha una chiave in mano e decidiamo di avviarci verso le nostre camere. Cominciamo a camminare,e facciamo fatica,tra stupore e meraviglia,a catalogare ciò che vediamo:a ovest,tramonti mozzafiato,su spiagge di straordinaria bellezza,al punto opposto: aurore e albe spettacolari,in mezzo,savane con superbi leoni,mastodontici elefanti,agilissime gazzelle,e tutta una serie infinita di altri animali,e poi,deserti,con carovane di cammelli,e poi ancora,foreste tropicali e fluviali dai mille suoni e colori. Siamo in apnea,ci manca il respiro,dobbiamo sostare per comprendere. Comprendere quello che vediamo, è difficile,forse perché,lo stupore misto alla meraviglia,dinanzi a tanta bellezza,ci limita le capacità di raziocinio,neanche un attimo per questo pensiero,che uno di noi,dice: guardate là,tutti di scatto volgiamo lo sguardo là. Là,già, là,un fiume che sembra un mare tanto è grande,che viene, chissà da dove,dalle cui rive partono, foreste lussureggianti,piene di vita,di suoni e colori, lo stesso fiume,forma cascate di inaudita bellezza,le cascate,a loro volta formano,un lago a specchio, cristallino,che con i giochi di luci e ombre,ti invita a sederti e a fantasticare,ma non c’è tempo,perché da una parte del lago, riparte il fiume,ansioso di arrivare alla sua meta:l’oceano!,dove tutto ebbe inizio,e li si perde in un abbraccio senza fine,tra gli spruzzi delle balene. La nostra anima,il nostro cuore,i nostri occhi sono cosi stracolmi di pura bellezza,che stentiamo a stare in piedi. Ma non è ancora finita,da un’altra parte,prima prati assolati,pieni di farfalle dai colori stupendi,poi prati in balia di operose api immerse nel loro eterno lavoro di impollinazione,ancora,greggi e armenti al pascolo,più avanti frutteti. Poi le colline,i boschi ricchissimi di frutti,poi i monti con le foreste piene di vita:caprioli,camosci,alci, stambecchi,lepri conigli volpi,orsi,lupi e tante altre specie,e infine spettacolari montagne, altissime che sfidano il cielo,in una spettacolare notte stellata,dove la via Lattea la fà da padrona.
Solo cosi,con il naso all’insù,a guardare la profondità del cielo,abbiamo acquisito coscienza. Non eravamo da nessuna parte,eravamo si ospiti dell’albergo più accogliente dell’universo,ma era casa nostra, il nostro meraviglioso pianeta Terra. Ah! Dimenticavo,lungo il cammino abbiamo notato un cartello,non invasivo,ma sempre identico recitava cosi: gentili ospiti,felice soggiorno,tutto dipenderà da voi,prendete e raccogliete il necessario,non sciupate,e soprattutto,mantenetelo,in
ordine e pulito,aspettiamo dopo di voi molti altri ospiti,grazie.
Alla prossima by Navajo 50

martedì 22 maggio 2012

Amministrative 2012-Gioventù bruciata

                                      Voto amministrativo Maggio 2012     
Questa mia personale riflessione è rivolta a tutti i giovani,che si sono, o sono stati candidati alle ultime amministrative nella mia città. Già un paio di mesi prima ,del voto, Palermo, era tappezzata di grandi manifesti e mega poster,più o meno abusivi, come al solito. Quello che mi ha colpito maggiormente è stato il fatto che, tutti i partiti mettevano in bella evidenza facce giovani,come mai si era visto da queste parti,e siccome io giovane non lo sono più,anche se piacevolmente colpito dalla novità,ho cercato di rifletterci sopra. Naturalmente,come in tutti gli avvenimenti di questo tipo, cominciano ad arrivare,inviti a partecipare a condividere ecc…grazie soprattutto a internet e ai telefonini che i giovani sanno usare bene. Comincia la campagna elettorale. L’avvenimento,della presenza massiccia di giovani,mi spinge,a riflettere ancora di più,perché non riuscivo,a immaginare la scena, che,tanti mastini,con l’osso in bocca,se lo facessero portare via dai barboncini. Quindi comincio tramite internet a prendere in esame le schede di tutti questi ragazzi;tutti ben presentabili,aspetto gradevole,buona istruzione,disponibili,simpatici,ecc.. amanti di musica,sport,arte,socialmente impegnati. Poi prendo in considerazione per ognuno di loro,-”erano tutti candidati a Sindaco”-,il programma, sempre da internet: tonnellate di metri cubi di aria fritta. Tutti sappiamo come è andata a finire, annientati da un vecchio volpone. Prima considerazione: cari ragazzi, quelli che stanno dietro a voi, essendo, tutti impresentabili,e sapendo ormai,che la gente li aspetta per prenderli a calci,hanno offerto voi in pasto, “Vuoti a perdere”per puro esperimento. La gente, ha optato per la vendetta trasversale,bocciando loro, attraverso voi: loro, sempre gli stessi da 40 anni ,gli stessi che il giorno dopo lo scrutinio,hanno scaricato le colpe della loro personale disfatta su di voi. Ma perché non li prendete a calci in culo, voi che li avete a portata di piede?ne avete il diritto, perché vi hanno usato per un proprio tornaconto,tanto per cambiare,e vi hanno bruciati,nel tempo di un cerino, tant’è che voi siete fuori e loro sono sempre là ,nessuno si è dimesso.         
Seconda considerazione, i programmi: tira a campare,fumosi,e senza odore di arrosto, ma soprattutto senza orizzonti,chi ve li ha scritti? Sembravano usciti dal sacchetto delle patatine. Terza considerazione: avete scattato tantissime fotografie,adesso ,provate a guardarle dall’altro lato,e vedrete anche voi, quello che la gente ha visto, e cioè ,oltre voi,nelle foto, non esiste un orizzonte a cui fare riferimento, perché,occupato da 40 anni ,dalle solite facce,indegne. Ultima considerazione: essendo stati, tutti voi,usati e sacrificati da questi briganti,avete tutto il diritto di vendicarvi,per cui prendeteli a calci in culo,e sbatteteli fuori,se veramente volete una seconda occasione,diversamente sarete considerati dei prestanome. A voi la scelta giovani ! alla prossima by Navaco 50

mercoledì 16 maggio 2012

Lettera aperta al Presidente della Repubblica


                      


Egregio Presidente circa un anno fa, era un momento in cui tutti i partiti, si erano messi in testa di stravolgere la nostra Costituzione, naturalmente a loro pro, forse perché avevano annusato il cattivo tempo in arrivo,bene in quel momento,io senti un forte bisogno,come cittadino,molto preoccupato, di rivolgermi a Lei in qualità di Garante e Guardiano della nostra Repubblica. Purtroppo nessun
riscontro alla mia mail ,dopo quasi un anno, e pure di tempo ne ha avuto, e pure attraverso la televisione ho visto sfilare in sua presenza al Quirinale, tanta gente, molto variegata, da Bossi che come Lei sa con la mia bandiera si pulisce il sedere ,da onorevoli che definirli onorevoli è un offesa ai ladri,da ministri in attesa di arresto o di autorizzazione a procedere, e poi ho visto sfilare davanti a Lei mercanti di tutte le specie ,faccendieri,banchieri della peggior specie,giocolieri e ballerine e persino un dittatore a cui un Italiano ignobile ha baciato la mano, e in un anno non ha trovato un minuto, anche attraverso un suo segretario, per rispondere alla mia mail,e allora prima le chiedo, ma a stringere la mano a tutta questa brava gente, non le viene da vomitare? Poi mi chiedo, ma con tutto quello che costa a noi contribuenti questa Repubblica, Lei compreso, non meritiamo neppure una mail? Pur non di meno, la mia mail più o meno parlava cosi: Egregio Presidente io sono nato nel 1950 quando ancora le macerie della grande guerra fumavano, ma in  mezzo a tutte quelle macerie e polvere è nata anche la Repubblica Italiana,  un fiore bellissimo, che ha avuto molte difficoltà a crescere per fortificarsi e mettere profonde radici, ma grazie ai grandi sacrifici della gente normale e comune è ancora viva, ma mentre io invecchio, la nostra Repubblica è ancora troppo giovane ,e quindi facilmente aggredibile, per cui Le chiedevo ,accoratamente, di proteggerla come un padre, contro tutte le insidie. Questo era in sintesi quello che a Lei chiedevo, ma non ho avuto risposta, per cui Le rinnovo l’accorato appello e colgo l’occasione per aggiungere un’altra considerazione: in questi ultimi tempi a causa degli eventi catastrofici causati dai banditi finanziari globali e dopo il commissariamento di fatto per l’Italia da parte della BCE sento sempre più spesso dire che stiamo perdendo la nostra sovranità,che prima o poi cederemo pezzi del nostro Stato. A questo punto mi viene spontaneo e doveroso ricordare a Lei, per primo, e poi a cascata a chiunque, che tutto ciò che abbiamo, ossia , la nostra Repubblica Sovrana , è costata  DUEMILIONI e CINQUECENTOMILA LITRI di SANGUE lasciati su tutti i fronti di guerra d’Europa litro più litro meno, per colpa di un pazzo visionario, circondato da folli come lui, e gestiti da un re pavido e coniglio, fuggito alla prima occasione utile.
Le ricordo inoltre,in merito alle sue ultime esternazioni sul Movimento Cinque Stelle,che il successo dello stesso è il risultato esclusivo di VOTO POPOLARE ,PULITO e PARTECIPATO come da troppo tempo non si vedeva in Italia, a costo zero per i contribuenti, e quindi deve essere doppiamente  rispettato e incoraggiato,sono ben altri i Mercanti  che da tempo Lei avrebbe dovuto cacciare dal nostro Parlamento. Cordiali saluti Navajo 50

sabato 12 maggio 2012

Circoscrizioni:la sublimazione dello spreco

                           .

Personalmente,in generale, io divido i parassiti in due categorie: migranti e stanziali.
Alla categoria migranti,la specie più evoluta, per esempio appartengono tutti quei politicanti che partono dalla colonia base per esempio il Comune e poi via via si spostano alla Provincia ,alla Regione,al parlamento Nazionale,o a quello Europeo,spesso,vediamo lo stesso parassita,in più posti,costui,che è costretto,a fare il pendolare,perché Unto dalla grazia, appartiene alla categoria Extra,per cui ha  diritto a razziare in più posti. Lo stesso meccanismo,cioè parassita migrante, vale per quelli, di tutto l’apparato dello della Pubblica Amministrazione ,che non sono politici,ma fanno parte delle colonie politiche che li nominano,e loro poveretti sono costretti a spostarsi di continuo da un’azienda pubblica a un’altra,”che lavoro massacrante,razziare per se e per conto terzi”. Poi ogni anno presentano il conto delle loro razzie cioè bilanci regolarmente in rosso che il contribuente deve ripianare,e giù ,emissioni di miliardi di euro in titoli di stato,"leggi debito pubblico". L’unica magra consolazione, è che, ancora per fortuna, questa categoria di parassiti migranti non ha la capacità di costruirsi le astronavi altrimenti,Povero Universo.      
Passiamo ai parassiti stanziali,sono moltissimi e dai colori più variopinti,sono normalmente gli ultimi della scala,sono i portatori d’acqua,sono facilmente riconoscibili perché li vediamo sempre negli stessi posti,il loro compito principale è il controllo del territorio a livello rionale,sempre per conto terzi.
Di regola vivono cinque anni, avete presente le zecche, sono il tipico esempio di parassita stanziale, di norma,la zecca individua il cane, e si installa in maniera permanente su di esso ,ma non solo comincia a nutrirsi del sangue del cane,per nidificare e generare intere colonie,ma con ulteriore spregio,lo sfrutta anche come mezzo di locomozione, in pratica il parassita perfetto, tant’è che spesso il cane, se non soccorso in tempo muore. Le circoscrizioni sono i parassiti perfetti non sono niente e nessuno perché non hanno poteri,non sono enti, anche se elette, sempre in concomitanza del rinnovo dei consigli comunali,ma svolgono la loro funzione,appunto, la Sublimazione DELLO SPRECO,il loro costo è impressionante. Ciao a tutti alla prossima by Navajo 50

martedì 8 maggio 2012

Peccato che il DDT non esiste più

Ieri mattina mi sono svegliato e stranamente ho cominciato a grattarmi in diverse parti del corpo e più mi grattavo più aumentava il prurito. Dunque vado in bagno, mi svesto e guardandomi allo specchio cerco di vedere nella mia immagine riflessa i punti dove si continuava a manifestare il prurito e analizzando i fatti, vedo in diverse zone del mio corpo, delle chiazze rosse. La cosa comincia a preoccuparmi: velocemente, mentalmente faccio un’analisi del mio stato di salute; personalmente non soffro di nessun tipo di allergia, escludo le zanzare perché ancora non è tempo e poi penso ma come fanno una o più zanzare a mordermi all’inguine. Avrebbe dovuto  attraversare pigiama e mutande ma per scrupolo di coscienza vado a visionare la camera da letto: zanzare zero. Il prurito insiste; scopro anche delle chiazze rosse sotto le ascelle, insomma chiazze dappertutto. Inguine, ascelle, polpacci, cosce, faccia, sono veramente preoccupato. Faccio presente la cosa a mia moglie la quale mi dice: <<vai dal medico che stamattina riceve>> , così mi preparo velocemente e vado .Arrivato in sala d’attesa aspetto il mio turno ma la cosa mi complica un poco la vita perché il prurito insiste ed io mentre a casa mi grattavo liberamente, nella sala d’attesa, vestito di tutto punto non sapevo come grattarmi; né all’inguine, né sotto le ascelle. In verità un supplizio .Per fortuna in coda avevo una sola persona, per cui entro quasi subito. Appena il medico mi vede mi dice cosa è successo? Io balbetto: <<guardi>> e comincio a spogliarmi. Il medico mette i guanti, guarda e mi dice: <<onestamente non so che dirle, le pulisco queste chiazze con un disinfettante ma deve subito andare da un dermatologo.>> Mi da la richiesta ed io ancora più confuso e preoccupato balbetto un arrivederci e scappo via. Dunque mi reco dal primo dermatologo, ovviamente il più vicino scelto nell’elenco ASL. Arrivo, per fortuna non c’è nessuno, l’infermiera mi introduce ed esce a quel punto il dottore che mi dice:<< si spogli tutto e si distenda.>> Eseguo mentre i miei pensieri vanno a mille, e  nonostante  tutto questo turbinio in testa seguivo con gli occhi il dottore, il quale prima indossa i guanti poi pulisce e dopo ancora prende una grossa lente d’ingrandimento e mi esplora tutte le chiazze, alla fine mi dice: <<si può rivestire che le dico ciò che è successo.>> Detto fatto; sono già rivestito e seduto di fronte a lui. Il medico comincia: <<vede lei è infestato da troppi parassiti che si stanno nutrendo della sua carne e la sua stessa esistenza è a rischio e non so quanto potrà resistere, io non posso farci niente, solo lei potrà estirparli dalla sua carne. Ci vorrà tempo e coraggio, per cui l’unica cosa che posso fare è darle la lista dei suoi parassiti e ricordi; più ne elimina meglio è.>> Un po’ rincuorato prendo la lista e il dottore aggiunge: <<stia attento, i più pericolosi sono quelli tra le palle.>> Guardo la lista; un elenco infinito .Comincio dai più nocivi, si, quelli in mezzo alle palle, i partiti politici e il finanziamento agli stessi,e poi, finanziamento all’editoria,esenzione IMU alla chiesa, alle banche, ai partiti,auto blu,province,parlamento europeo, BCE, ONU fondo monetario internazionale,finanziamenti a pioggia all’agricoltura ,alla pesca,CAF,otto per mille: solo per le chiese che se non lo dai va allo stato che lo rigira alle chiese, accise sulla benzina risalenti alla guerra d’africa, al terremoto di Messina, del Belice, del Friuli dell’Umbria del Molise ,tasse sull’energia elettrica di svariati gusti, al caffè, al cioccolato,alla nocciola, al pistacchio,mille onorevoli ,tremila portaborse,associazioni ONLUS non ONLUS per ONLUS e non finisce più,evasori totali,parziali,casuali,scudati e premiati,finti invalidi,civili e incivili.
Sono veramente stanco questi parassiti che tutti noi ci portiamo addosso; si stanno portando via la nostra vita e siccome il DDT non esiste più -altrimenti potremmo irrorarli e ucciderli- con santa pazienza, li dobbiamo prendere uno per uno e schiacciarli affinché non si riproducano più, stando attenti a tutti quelli che si nasconderanno tra le pieghe della nostra pelle che sono difficilissimi da individuare: come per esempio i consulenti della pubblica amministrazione,e altri dal nome accattivante; come ad esempio associazione “amici del….cane,gatto,topo,barbagianni,allocco(il cittadino), associazione “amici di… mia sorella, tuo fratello, di Caino ,di Abele e di porca Eva. Ma quanti cavolo sono!? Non si sa. Ciao a tutti alla prossima by Navajo 50

domenica 6 maggio 2012

Lettera aperta al presidente del consiglio prof. Mario Mont

Egregio presidente, in funzione del fatto che ella ha chiesto aiuto ai cittadini per la segnalazione di sprechi da tagliare nella pubblica amministrazione, mi permetto di darle un suggerimento, io personalmente non so cosa dirle, dato che vivo in un mondo virtuale ,dove tutto funziona e gli sprechi non esistono, anzi siamo fortemente in attivo, però so per certo che, nel suo mondo quello reale, solo se lei volesse, potrebbe mettersi in contatto non con tutte, ne basta una a caso tra, diciamo 10milioni, sto parlando di una donna, moglie, madre,e poi nonna che manda avanti il proprio stato mediamente composto da quattro cittadini da circa 60anni, oggi con 1000 euro, senza mai e dico mai, sbilanciare di conto, e senza mai indebitarsi, anzi hanno pure messo da parte qualche soldo per i figli e i nipoti. Vede caro signore tutte quelle donne, mogli, mamme, nonne, hanno realmente costruito una nazione, e voi invece … ..se vuole cortesemente mi faccia sapere cosa intende fare per onorare e rispettare tutte quelle donne, mogli, mamme e nonne che le posso garantire troppo spesso si sono tolte il cibo dalla bocca per mandare avanti questo paese. cordialmente Navajo 50

sabato 5 maggio 2012

Gli esportatori di democrazia

Gli esportatori di democrazia oggi rappresentano la più grande multinazionale del pianeta. La parte comica è che prima di agire chiedono la benedizione del più grande ente INUTILE del pianeta: L’ONU. Al comando di questa multinazionale ci sono quasi sempre gli USA, il paese più guerrafondaio e colonialista per antonomasia e, qualche volta, gli Inglesi, al seguito, infine, i comprimari di turno: Italia,Spagna,Germania,Francia,Portogallo e poi tutti gli altri con piccole particine come per le comparse di un film. E’ ovvio che senza l’OK dei direttori esecutivi, Cina e Russia, il film non si gira.
A questo punto arrivano gli sceneggiatori che scelgono i teatri di posa: Afghanistan, Iraq ,ecc.. che cominciano a girare le scene esterne, per poi fare entrare in scena gli attori principali: le forze armate. Per prima entra l’aviazione, ma solo perché il regista ritiene che le scene dall’alto vengano più belle, specialmente in 3D, e giù dall’alto confetti e cioccolatini; nel frattempo la marina, che generalmente non vuole essere seconda, interviene quasi in contemporanea, e da molto lontano, con le corazzate dotate di missili in grado di coprire 100KM in un fiat, apre le danze anche lei, e lo fa, anche perché deve fare entrare in scena i veri attori principali, i Marines, che scalpitano all’interno tirati a lucido, vestiti alla moda, cuffia per le trasmissioni con videocamera incorporata delle migliori marche, casco all’ultimo grido con visore notturno incorporato, occhiali da sole griffati, divise esclusive, armati fino ai denti. Nel frattempo uno stuolo di cuochi ha organizzato la sala pranzo, con menù alla carta, e diete personalizzate; quando tutto è pronto il regista da l’ordine: Ciack si gira, si va in scena, e mentre tutti gli attori sono in scena, col fiatone arriva l’aiuto regista, che sussurra all’orecchio del capo, “sa nella confusione mi sono dimenticato di far uscire i civili dal teatro”. “ Il capo, regolarmente, risponde: non si preoccupi, sono i piccoli fastidi degli effetti collaterali .L’ennesima carneficina si è compiuta. Questo copione è vecchio come il mondo, nel passato lo hanno usato i Greci per colonizzare il mediterraneo tutto, poi i Romani che andarono oltre e costruirono il più grande impero mai visto, poi gli Ottomani, poi la grande ammucchiata Inglesi, Francesi, Spagnoli e Portoghesi, Olandesi, Danesi, senza  dimenticare il sogno imperialista Italiano A.O.I. - Africa orientale Italiana - e tanti altri.  Tutti lo facevano in nome di qualcuno, o di Dio, o di Allah ,o dei Vangeli, e giù a fare genocidi e carneficine di popoli interi, sempre considerati dai registi effetti collaterali, non ultimo lo sterminio dei pellerossa, gli unici titolari della proprietà del suolo degli USA .Questo copione, sempre valido, perché utilizza la brutalità delle armi, ha sempre avuto lo stesso identico denominatore e cioè: ieri depredare oro, argento, minerali preziosi ecc.., oggi, oltre all’oro all’argento e alle pietre preziose si depredano intere nazioni del petrolio, gas naturale, rame, palladio. uranio ecc..Però, non essendo malpensante per natura, vorrei chiedere a tutti gli esportatori di democrazia: perché non invadete la Cina il paese più incivile del pianeta? Ve lo dico Io perché non lo fate, cari esportatori di democrazia, per il semplice fatto che se tutti i 1,5 miliardi di cinesi, all’ora X pisciassero contemporaneamente, vi annegherebbero senza usare le armi! Per cui, come da copione del migliore regista di Hollywood, usate le armi con chi non può e non sa difendersi, in pratica rubate le caramelle ai bambini, e vi definite eroi ed eroici. Quindi,sappiate che la democrazia non è merce, per cui non può essere né  acquistata, né venduta, tantomeno esportata, è un lento processo di maturazione culturale personale che a un certo punto si manifesta  e contagia e quindi si realizza da sola con una parola magica: Presa di Coscienza.

Ciao a tutti alla prossima by Navaco50    

venerdì 4 maggio 2012

Pubblica Amministrazione

Da molto tempo quasi ogni giorno una domanda mi gira in testa:chi è il datore di lavoro della pubblica amministrazione? Dopo svariati tentativi e moltissime equazioni celebro filosofiche il disegno ha preso forma,ma prima bisogna fare tre considerazioni ,la prima è capire cosa intendiamo per pubblica amministrazione,personalmente per P.A. intendo tutto l’apparato statale regionale provinciale e municipale posto in essere tra i cittadini e lo Stato stesso che serve ad erogare i servizi di cui il cittadino stesso ha necessità. I servizi di cui i cittadini hanno bisogno sono di varia natura e specie, per esempio ci sono i servizi fondamentali tipo l’acqua, le energie, la qualità dell’aria che respiriamo, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, la giustizia, per cui questi li potremmo anche definire diritti inalienabili,poi via via altri servizi come i trasporti la viabilità le infrastrutture e poi ancora altri servizi che possono variare in funzione della tipologia dei cittadini;quindi possiamo affermare che i cittadini hanno dato delega alla P.A. affinché la stessa provveda a fornire i servizi richiesti. La seconda considerazione è che: abbiamo dato delega per la fornitura di servizi per mezzo del voto, eleggendo nostri rappresentanti, che devono perseguire solo ed esclusivamente il fine comune, null’altro che questo. La terza considerazione a questo punto viene da sola e cioè in funzione del fatto che i cittadini danno delega a propri rappresentanti è giusto retribuirli, per cui il datore di lavoro della pubblica amministrazione è senza dubbio alcuno, il cittadino nella veste di Contribuente, e allora dove si è visto mai che la retribuzione per la propria prestazione lavorativa la stabilisce il lavoratore, e non il Datore di Lavoro e se qualche eccezione potrebbe anche starci, va comunque preventivamente concordata e sottoscritta,quindi non possono, come fanno, in funzione del fatto che noi cittadini in fiducia, abbiamo dato loro le chiavi della cassa, prendere quello che vogliono,Basta!Non è concepibile ne ammissibile ne sostenibile, in definitiva non è Umano che le uniche mie due nipotine che insieme fanno 10 anni abbiano in testa 70.000 euro di debiti. E’ follia allo stato puro. Per cui per il presente e il futuro: primo togliamo loro le chiavi della cassa ,secondo comunichiamo loro quali saranno le loro competenze economiche da ora in avanti, per il passato prendiamo i libri contabili, è un nostro diritto esaminarli ,e presentiamo loro il conto di quanto debbono restituirci per gli ultimi 50 anni tanto stanno tutt’oggi incollati a quella poltrona e se mai qualcuno non ci fosse, state sicuri che sulla stessa sedia troveremo o il figlio o il nipote,per cui credo che democraticamente sia arrivato il momento di presentare a tutti questi signori, nessuno escluso, il conto dei cittadini. Ciao a tutti by Navayo 50

giovedì 3 maggio 2012

Nuova Concezione Pratica Politica del Mondo

Proviamo a immaginare una concezione del mondo basata sul buon senso, la ragione, la solidarietà ed il rispetto dei diritti umani. Uno stato laico - non solo nel senso di non confessionale - ma anche di uno Stato che tratti i cittadini in modo uguale, senza privilegidiscriminazioni.Quindi uno Stato che dia a tutti i cittadini le stesse opportunità, il che sarebbe" la democrazia perfetta". Per cui non vedremmo più caste di ogni ordine e tipo,perchè il nostro paese è in effetti una realtà fatta di caste, tutti apparteniamo a una casta, volente o nolente,quindi le caste si misurano tra loro solo per forza, la quale forza ,gli viene dall'intriseco potere economico, mediatico ecc.che la casta stessa ha.Certo quando pensiamo alle caste subito pensiamo per prima a quella politica poi via via alla magistrtura nelle forme più variegate, che ancora oggi ostenta sulle spalle gli ermellini "pregiatissima pelliccia",ai notai ai farmacisti ai sindacalisti all'editoria in generale ma ne esistono tantissime altre meno chiaccherate per esempio la casta della agricoltura che si suddivide in sottogruppi per esempio gli allevatori di mucche da latte vedi multe inflitte dall'Europa ai cittadini Italiani per i loro sforamenti nelle quote latte e cosi via e poi c'è non certo ultima la casta dei pensionati d'oro d'argento e poi ultima la casta" dei pensionati poveri e poverissimi"vittime dell'illustrissima casta dei CAF il parassita intestinale dei pensionati i CAF è ovvio che hanno tutti un colore politico per cui possiamo facilmente ammettere che alla fine i pensionati poveri e poverissimi fanno parte della casta politica.Ma tornando a discorsi meno drammatici di quello della casta de poveri pensionati,ho cercato di capire se una concezione del mondo basata sui principi su citati potrebbe stare in piedi e ho scoperto che questa visione oggi utopistica in realtà E' esistita è nata in Italia e ha dato lustro e splendore all'Europa tutta, è durata molti secoli e in quel tempo il nostro paese era uno dei primi al mondo per progresso.Tutto ciò altro non è che la concezione del nostro Umanesimo uno dei più grandi movimenti politico culturale che il pianeta abbia mai visto per il semplicissimo fatto che poneva al centro dell'universo l'ESSERE UMANO.Ciao alla prossima by Navaco 50

mercoledì 2 maggio 2012

Ciao a tutti,oggi vorrei con Voi parlare di alcune cose:Primo,dato che da molto tempo, anzi da troppo, e specialmente nelle ultime settimane, e cioè fino a ieri, tutti gli addetti della politica ,dai generali al caporale di giornata, editoria compresa essendo questa parte integrante della politica stessa e ne conosciamo il motivo"di norma quando il cane morde la mano del padrone che lo sfama viene eliminato",tranne rare eccezioni, non fanno altro che limitarsi a gran voce a ripetere le stesse parole,fondamentalmente sono sempre tre ;Demagogia=Demagogo,Populismo=populista,Antipolitica="Politica che dovrebbero essere loro"ma il problema serio è che questi tre vocaboli li ripetono come: avete presente il vecchio 45 giri da voi preferito che mettevate per potere ballare e stringere la vostra ragazza che sul più bello si inceppava  e continuava a ripetere l'ultima parola all'infinito infrangendo in un attimo il vostro sogno UGUALE ,cosa si faceva in quel caso, a parte le maledizioni al costruttore che si trovava all'improvviso catapultato dai nostri pensieri all'inferno, cambiavamo disco e cercavamo di riprendere in pugno la situazione;bene credo sia arrivato il momento di lasciare un attimo tutto, alzare il sedere anche se è messo comodo,andare al giradischi e cambiare musica perchè quello che stiamo usando ci ha rotto perchè è rotto.Di poi mi sono chiesto dato che l'intera politica  inorridisce al solo pensiero di queste tre parole può essere data la mia scarsa preparazione in materia  che i peccati originali sono quattro e non uno?  ma pare di no mi dicono che è sempre uno,allora ho pensato la cosa più facile sono sicuro che per i primi due vocaboli "demagogo e populista"non sanno lontanamente cosa significhino altrimenti dovrei credere che alla bouvette del transatlantico oltre alle aragoste a 3 euro sul tavolo ci sia anche il Vocabolario e quindi i nostri politici mangiano aragoste e vocabolario,ma non è cosi si limitano a ripetere parole, come Loreto, nobilissimo pappagallo razza Ara e nient'altro.per quanto concerne il terzo vocabolo Antipolitica d'istinto mi sovviene una riflessione e di conseguenza una domanda, la riflessione"provate a pensare un'Italia senza ladri potremmo eliminare a quel punto la polizia" la domanda è non vogliono l'antipolitica "quarto peccato originale"ELIMINIAMO la politica ,ma non è cosi la politica è essenziale per la vita sociale di ogni uomo la vera domanda è, chi oggi rapprenta l'antipolitica ,la risposta è la seguente;L'antipolitica è la politica stessa,che si è autocostruita sull'ignoranza che è la madre naturale dell'arroganza che si rivolge a se stessa in spregio alle richieste di vera politica da parte di un popolo intero. Ciao alla prossima by Navajo 50.

Benvenuti!

Questo mio blog nasce dall’esigenza personale di manifestare e confrontare il mio pensiero dal punto filosofico, l’unico strumento a mio giudizio idoneo alla riflessione e attraverso questa riflessione poter capire se tutto ciò che succede, è successo e succederà è casuale; Soprattutto se siamo consapevoli di tutto ciò, o può darsi che un insieme di tecnici ora come allora stia ponendo sopra le nostre teste un'architettura atta a… portare l’umanità alla deriva.

Io penso che se fermiamo i nostri orologi per un attimo, un’ora, un giorno, se necessario un mese o un anno per rileggere e studiare il passato, scopriremmo che oggi viviamo il nostro peggior passato motivo per cui mi e vi chiedo come possiamo proiettare nel futuro le nuove generazioni se noi siamo ostaggi e prigionieri nel passato-presente. Un modo c’è: Prima dobbiamo guardare negli occhi i nostri figli e i nostri nipoti e poi scavalcare il muro. Sarà dura riabituarsi alla luce del sole ma poi non ne puoi fare a meno e allora riscopriremo che il sole scalda tutti; non è di proprietà di pochi.
Il sole fà germogliare e fruttificare per l’umanità intera, non è alle dipendenze delle multinazionali come pure l’acqua e l’aria. Quindi, riprendendo coscienza di noi stessi, potremo tracciare tanti nuovi orizzonti per mandare avanti le generazioni in essere e a venire e noi, finalmente, potremo fare una pausa per riprendere fiato.
Ciao a tutti,
alla prossima.
Navajo50.