sabato 2 giugno 2012

L'Eredità

                Il costo della Pubblica Amministrazione ovvero da padre in figlio                                                 


Qualche giorno fa mi necessitava fare uno stato di famiglia,per cui mi reco all’anagrafe del mio Comune ,cerco e trovo un parcheggio rigorosamente a  pagamento, scendo e vado,aspetto il mio turno e chiedo all’operatore il mio stato di famiglia, lui inserisce i miei dati ,e noto che, la stampante, emessa la prima pagina resta in movimento“la mia famiglia è composta da tre persone”, stampa una seconda pagina,e si ferma, io mentalmente cerco di capire come mai due pagine,anziché la solita scarna paginetta,aggrappandomi all’idea delle nuove comunicazioni allegate,nel mentre l’operatore inchioda le pagine con la spillatrice, e me le porge. La prima cosa che faccio prima ancora di pagare è di vedere il contenuto delle pagine: prima pagina tutto regolare la mia famiglia seconda pagina un nucleo di tre persone con note annesse, a me sconosciuto. Incredulo apostrofo l’operatore dicendogli:guardi che c’è un errore la mia famiglia è composta da tre persone,gli altri non so chi siano. L’operatore mi guarda e mi dice:caro signore non c’è alcun errore,deve sapere che sono entrate in vigore le nuove norme sulla trasparenza,per cui ogni capo famiglia,da oggi saprà in realtà ,effettivamente il proprio carico familiare;finalmente abbiamo tolto il velo,non è contento? Vada tranquillo e poi ci sono le note esplicative, le legga e tutto sarà semplice. Non sapendo come e cosa ribattere,penso che la cosa migliore da fare sia tornare a casa e parlare della novità con mia moglie. Arrivato a casa ,mia moglie,mi vede un po’stranito e mi chiede, stai bene,rispondo non lo so’,guarda un po’ qua’ e le porgo le due pagine,lei prende le due pagine le guarda,e si siede di botto, ed è più stranita di me, la rincuoro subito dicendole, non ti preoccupare, mi hanno detto che adesso è cosi ,entro nei dettagli riferitemi dall’operatore comunale,e aggiungo più tardi leggiamo le note e decidiamo sul da farsi,adesso pranziamo. Spesso dopo pranzo ci concediamo un riposino,quel giorno niente da fare,solo incubi, per cui decidiamo di desistere e seduti con un buon caffè davanti,prendiamo di petto il fascicolo.   
Pagina uno siamo noi,giriamo pagina e riscontriamo quanto già avevo visto,tre persone:marito moglie e un ragazzo,passiamo alle note per cercare di capire,le note allegate,riportavano nomi, cognomi, indirizzo,numero telefonico e attività lavorativa delle persone.  A questo punto,mia moglie, dice proviamo a telefonare a questa famiglia,io,rispondo:senti dato che c’è l’indirizzo, forse è meglio andare di persona per chiedere spiegazioni. La decisione è presa. Prendiamo la  macchina e andiamo,il quartiere dove abita,questa famiglia,è di periferia,residenziale,individuato il numero civico,suoniamo al citofono,dall’altro capo,un signore risponde e dice:pronto chi è,superato l’attimo rispondo, sa io sono il signor…. Lui subito risponde:prego salga si accomodi, primo piano,guardo mia moglie,e lei sussurra pare che ci conosca. Sulla porta un signore di mezza età,ci fa accomodare,in salotto,e ci dice scusate un attimo che chiamo mia moglie,una manciata di secondi dopo arrivano,fatte le presentazioni,il signore ci dice:so il motivo della visita,perché anche noi lo abbiamo saputo,adesso vi spiego tutto. Ancora,rintronati,ascoltiamo. Il marito comincia a parlare e ci dice:dovete sapere che io sono un dipendente pubblico,e in quanto tale il mio stipendio e pagato dai contribuenti,e siccome tutti voi contribuenti vi lamentate sempre di quanto e cosa pagate, per una questione di trasparenza ora hanno deciso che ogni contribuente deve sapere chi paga e cosa paga,io e la mia famiglia siamo stati messi a vostro carico,di ciò siamo contenti, perché sappiamo che siete dei contribuenti regolari nei pagamenti, e questo facilita la nostra vita sa, abbiamo il mutuo, le bollette,l’università del ragazzo,il dentista,e qualche piccolo sfizio,increduli ci alziamo,e senza dire parola,ci avviamo alla porta.
Sull’uscio in un lampo di lucidità gli dico: e proprio ora doveva comprarsi un SUV nuovo,lui ci guarda e risponde: non se la prenda tanto poi….! Di rimando tanto poi che? Lui allarga,braccia e sorriso e sentenzia:emetteremo altro debito pubblico e se non c’è la farà lei ci sarà suo figlio,non se la prenda,funziona cosi. Saliamo in macchina” la nostra ha 11 anni di vita” e andiamo via.
Ciao a tutti alla prossima by Navajo 50

Nessun commento:

Posta un commento