Io per mia scelta ero andato a vivere,in un posto sperduto,a
metà strada,fra le alte montagne e il cielo infinito,e mentre giù in
basso,vedevo il piccolo paesino,che era formato,da una piccola via
principale,con due file di casette in pietra e legno,che finivano tutte nella
piazzetta ,dominata dal campanile della chiesetta che la Domenica si riempiva,per
la gioia del vecchio parroco,perché era il luogo di incontro di tutti,inoltre
al centro della piccola piazza c’era una
fontana in pietra viva ,con acqua purissima,che sgorgava direttamente dalla sorgente,questo
era quello che vedevo guardando giù,e questo, mi faceva stare bene,ma appena
alzavo lo sguardo,specialmente di sera rimanevo a bocca aperta per lo
spettacolo che si presentava ai miei occhi:il Firmamento era davanti i miei
occhi,miliardi di stelle tutte splendenti,la via Lattea tracciava la strada,e
tutte le stelle si posizionavano chi a destra chi a sinistra,il piccolo carro
con la stella più famosa”La Stella Polare ”
che dalla notte dei tempi ha guidato tutti i naviganti e non solo loro,il
grande carro,Sirio la stella più luminosa,Orione, il più grande cacciatore mai
esistito,trasformato,da giove in una stella,Alfa Centauri,e tantissime altre
stelle,e questo mi faceva stare meglio,vivevo in pace con il mondo.
Le stagioni si alternavano,e il tempo passava ,ma in un
tardo pomeriggio di fine estate,con il sole che era ancora tiepido mentre me
stavo seduto sui gradini di legno della mia piccola casetta,sperduta tra i
boschi,all’improvviso,senti in lontananza un guaito che si
avvicinava,incuriosito,mi guardai intorno,il guaito diventava sempre più
forte,finche,a circa cinque metri da me si fermò,guardai nella direzione e vidi
con mia grande sorpresa,che si trattava di un cucciolo,di lupo,di circa appena
due mesi,lui si fermò, e alla mia vista cominciò a ringhiare,ci metteva tutto
il suo impegno,io cominciai a riflettere,forse,è fuggito dalla tana,e allora è
meglio stare in guardia perché la madre lo starà cercando,forse,cattivi
cacciatori,hanno ucciso la madre,mentre cacciava,per sfamare i cuccioli,allora
bisogna aspettare per capire,il cucciolo intanto,continuava a ringhiarmi per
mettermi paura,ma capivo perfettamente che era lui ad avere paura,ma non volevo
prenderlo con la forza,allora mi venne un’idea,pensai di rientrare per prendere
una scatoletta di carne,cosi feci,mi sedetti per terra,apri la scatoletta,e la
misi in mezzo alle mie gambe,il cucciolo senti lo l’odore,smise di ringhiare ma
non si avvicinò si sedette pure lui,allora capi:aveva perso la mamma ed era
affamato,e stava combattendo la più importante battaglia della sua giovane esistenza,o
ubbidire al suo istinto di predatore,ma era troppo piccolo,o cedere alla fame di
cucciolo indifeso.
Stemmo li in quella posizione almeno un paio d’ore,poi il
cucciolo si alzò e ricominciò a ringhiare ma stavolta si muoveva verso di me,è
chiaro che io non avevo paura era troppo piccolo e indifeso,per cui me ne
stetti fermo, il cucciolo,non andò direttamente alla carne,ma cominciò a
girarmi attorno e sentivo che pur continuando a ringhiare per mettermi paura mi
odorava,finche dopo aver fatto tre giri intorno me,me lo ritrovai in mezzo alle
gambe dove c’era la scatoletta di carne,allora alzò il musetto nero mi fissò e
cominciò a mangiare,mentre mangiava io lo accarezzavo,e lui mi lasciò fare,in
quel momento capi che io avevo trovato un compagno e lui aveva trovato un
amico.
Il cucciolo fini la carne,io mi alzai,apri la porta e lui mi
segui,io andai a letto e lui si posiziono ai piedi del letto sul tappeto,spensi
la luce e mi addormentai.
La mattina seguente come al solito mi svegliai di buon
ora,scendendo dal letto per poco non lo calpestai,allora capi che non era un
sogno il cucciolo di lupo era li con me, lo presi e lui cominciò a leccarmi
tutto,allora capi che aveva fame ma capi pure che stava iniziando una grande
avventura.
Le stagioni passarono in fretta il mio amico cucciolo di
lupo a cui avevo dato il nome di Tex ,si era fatto un maschio imponente,il suo
muso era nero e la sua pelliccia tutta sale e pepe,un bellissimo esemplare,io
lo vedevo cosi,aveva ormai quattro anni,era nel pieno della sua maturità,eravamo
una coppia formidabile lui,mi insegnava a cacciare,soprattutto la strategia
della caccia,io cercavo di insegnargli,la differenza,tra uomini e animali,tutto
filava liscio,io avevo un compagno,lui aveva un amico di cui fidarsi,quando ci
azzuffavamo sui prati,alla fine lui mi faceva vincere,si metteva sopra di me e
mi leccava tutto,poi mi guardava,mi tirava per i pantaloni e mi diceva
andiamo,arrivati a casa,appena mi levavo i calzini subito veniva a leccarmi i
piedi,gli piaceva forse perché da li emaniamo il nostro odore più forte e lui
non voleva dimenticarlo.
A volte si assentava per qualche giorno,era naturale,io
capivo e gli dicevo “Vai”ma dopo tornava sempre,alla sua casa, da me ,perché
lui quel giorno della scatoletta di carne, è vero che aveva ceduto alla fame ma
è anche vero che mi aveva adottato.
Le stagioni passano in fretta e cosi gli anni,il mio amico
ha quasi dodici anni,e io oltre i sessanta,lui non è più in grado di cacciare,ma
io per il mio compagno ho sempre pronta una scatoletta di carne,e credo che
forse ha capito la differenza fra noi e
loro: noi non cacciamo via dal branco i nostri vecchi,quando non sono più in
grado di cacciare,anzi li accudiamo e ci vantiamo di quello che hanno fatto per
noi.
Sono passati pochi mesi il mio imponente compagno cucciolo
di lupo,è morto come è naturale che sia,ma il vuoto che ha lasciato è grande,
ma?
Un tardo pomeriggio di fine estate all’improvviso alla mia
porta sento guaire,esco,e vedo:un cucciolo di lupo che non ringhia, anzi appena
mi vede scodinzola e mi lecca tutto,allora capisco,a lenti passi entro, lui mi
segue, prendo una scatoletta di carne la apro la metto nella ciotola di suo
padre,lui il cucciolo di lupo comincia a mangiare io mi stendo sul letto e
penso “grazie Tex” ma questo lo lascio ai miei eredi,e mi addormento in un
sonno senza fine.
Ciao a tutti alla prossima by Navajo 50Monreale maggio 2013