venerdì 31 gennaio 2014

Io e il lupo,il lupo ed Io

                                                    Io e il lupo il lupo ed Io
Io per mia scelta ero andato a vivere,in un posto sperduto,a metà strada,fra le alte montagne e il cielo infinito,e mentre giù in basso,vedevo il piccolo paesino,che era formato,da una piccola via principale,con due file di casette in pietra e legno,che finivano tutte nella piazzetta ,dominata dal campanile della chiesetta che la Domenica si riempiva,per la gioia del vecchio parroco,perché era il luogo di incontro di tutti,inoltre al centro della piccola piazza c’era  una fontana in pietra viva ,con acqua purissima,che sgorgava direttamente dalla sorgente,questo era quello che vedevo guardando giù,e questo, mi faceva stare bene,ma appena alzavo lo sguardo,specialmente di sera rimanevo a bocca aperta per lo spettacolo che si presentava ai miei occhi:il Firmamento era davanti i miei occhi,miliardi di stelle tutte splendenti,la via Lattea tracciava la strada,e tutte le stelle si posizionavano chi a destra chi a sinistra,il piccolo carro con la stella più famosa”La Stella Polare” che dalla notte dei tempi ha guidato tutti i naviganti e non solo loro,il grande carro,Sirio la stella più luminosa,Orione, il più grande cacciatore mai esistito,trasformato,da giove in una stella,Alfa Centauri,e tantissime altre stelle,e questo mi faceva stare meglio,vivevo in pace con il mondo.
Le stagioni si alternavano,e il tempo passava ,ma in un tardo pomeriggio di fine estate,con il sole che era ancora tiepido mentre me stavo seduto sui gradini di legno della mia piccola casetta,sperduta tra i boschi,all’improvviso,senti in lontananza un guaito che si avvicinava,incuriosito,mi guardai intorno,il guaito diventava sempre più forte,finche,a circa cinque metri da me si fermò,guardai nella direzione e vidi con mia grande sorpresa,che si trattava di un cucciolo,di lupo,di circa appena due mesi,lui si fermò, e alla mia vista cominciò a ringhiare,ci metteva tutto il suo impegno,io cominciai a riflettere,forse,è fuggito dalla tana,e allora è meglio stare in guardia perché la madre lo starà cercando,forse,cattivi cacciatori,hanno ucciso la madre,mentre cacciava,per sfamare i cuccioli,allora bisogna aspettare per capire,il cucciolo intanto,continuava a ringhiarmi per mettermi paura,ma capivo perfettamente che era lui ad avere paura,ma non volevo prenderlo con la forza,allora mi venne un’idea,pensai di rientrare per prendere una scatoletta di carne,cosi feci,mi sedetti per terra,apri la scatoletta,e la misi in mezzo alle mie gambe,il cucciolo senti lo l’odore,smise di ringhiare ma non si avvicinò si sedette pure lui,allora capi:aveva perso la mamma ed era affamato,e stava combattendo la più importante battaglia della sua giovane esistenza,o ubbidire al suo istinto di predatore,ma era troppo piccolo,o cedere alla fame di cucciolo indifeso.
Stemmo li in quella posizione almeno un paio d’ore,poi il cucciolo si alzò e ricominciò a ringhiare ma stavolta si muoveva verso di me,è chiaro che io non avevo paura era troppo piccolo e indifeso,per cui me ne stetti fermo, il cucciolo,non andò direttamente alla carne,ma cominciò a girarmi attorno e sentivo che pur continuando a ringhiare per mettermi paura mi odorava,finche dopo aver fatto tre giri intorno me,me lo ritrovai in mezzo alle gambe dove c’era la scatoletta di carne,allora alzò il musetto nero mi fissò e cominciò a mangiare,mentre mangiava io lo accarezzavo,e lui mi lasciò fare,in quel momento capi che io avevo trovato un compagno e lui aveva trovato un amico.
Il cucciolo fini la carne,io mi alzai,apri la porta e lui mi segui,io andai a letto e lui si posiziono ai piedi del letto sul tappeto,spensi la luce e mi addormentai.
La mattina seguente come al solito mi svegliai di buon ora,scendendo dal letto per poco non lo calpestai,allora capi che non era un sogno il cucciolo di lupo era li con me, lo presi e lui cominciò a leccarmi tutto,allora capi che aveva fame ma capi pure che stava iniziando una grande avventura.
Le stagioni passarono in fretta il mio amico cucciolo di lupo a cui avevo dato il nome di Tex ,si era fatto un maschio imponente,il suo muso era nero e la sua pelliccia tutta sale e pepe,un bellissimo esemplare,io lo vedevo cosi,aveva ormai quattro anni,era nel pieno della sua maturità,eravamo una coppia formidabile lui,mi insegnava a cacciare,soprattutto la strategia della caccia,io cercavo di insegnargli,la differenza,tra uomini e animali,tutto filava liscio,io avevo un compagno,lui aveva un amico di cui fidarsi,quando ci azzuffavamo sui prati,alla fine lui mi faceva vincere,si metteva sopra di me e mi leccava tutto,poi mi guardava,mi tirava per i pantaloni e mi diceva andiamo,arrivati a casa,appena mi levavo i calzini subito veniva a leccarmi i piedi,gli piaceva forse perché da li emaniamo il nostro odore più forte e lui non voleva dimenticarlo.
A volte si assentava per qualche giorno,era naturale,io capivo e gli dicevo “Vai”ma dopo tornava sempre,alla sua casa, da me ,perché lui quel giorno della scatoletta di carne, è vero che aveva ceduto alla fame ma è anche vero che mi aveva adottato.
Le stagioni passano in fretta e cosi gli anni,il mio amico ha quasi dodici anni,e io oltre i sessanta,lui non è più in grado di cacciare,ma io per il mio compagno ho sempre pronta una scatoletta di carne,e credo che forse ha capito la differenza fra noi  e loro: noi non cacciamo via dal branco i nostri vecchi,quando non sono più in grado di cacciare,anzi li accudiamo e ci vantiamo di quello che hanno fatto per noi.
Sono passati pochi mesi il mio imponente compagno cucciolo di lupo,è morto come è naturale che sia,ma il vuoto che ha lasciato è grande, ma?
Un tardo pomeriggio di fine estate all’improvviso alla mia porta sento guaire,esco,e vedo:un cucciolo di lupo che non ringhia, anzi appena mi vede scodinzola e mi lecca tutto,allora capisco,a lenti passi entro, lui mi segue, prendo una scatoletta di carne la apro la metto nella ciotola di suo padre,lui il cucciolo di lupo comincia a mangiare io mi stendo sul letto e penso “grazie Tex” ma questo lo lascio ai miei eredi,e mi addormento in un sonno senza fine.
Ciao a tutti alla prossima by Navajo 50
Monreale maggio 2013

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