venerdì 4 maggio 2012

Pubblica Amministrazione

Da molto tempo quasi ogni giorno una domanda mi gira in testa:chi è il datore di lavoro della pubblica amministrazione? Dopo svariati tentativi e moltissime equazioni celebro filosofiche il disegno ha preso forma,ma prima bisogna fare tre considerazioni ,la prima è capire cosa intendiamo per pubblica amministrazione,personalmente per P.A. intendo tutto l’apparato statale regionale provinciale e municipale posto in essere tra i cittadini e lo Stato stesso che serve ad erogare i servizi di cui il cittadino stesso ha necessità. I servizi di cui i cittadini hanno bisogno sono di varia natura e specie, per esempio ci sono i servizi fondamentali tipo l’acqua, le energie, la qualità dell’aria che respiriamo, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, la giustizia, per cui questi li potremmo anche definire diritti inalienabili,poi via via altri servizi come i trasporti la viabilità le infrastrutture e poi ancora altri servizi che possono variare in funzione della tipologia dei cittadini;quindi possiamo affermare che i cittadini hanno dato delega alla P.A. affinché la stessa provveda a fornire i servizi richiesti. La seconda considerazione è che: abbiamo dato delega per la fornitura di servizi per mezzo del voto, eleggendo nostri rappresentanti, che devono perseguire solo ed esclusivamente il fine comune, null’altro che questo. La terza considerazione a questo punto viene da sola e cioè in funzione del fatto che i cittadini danno delega a propri rappresentanti è giusto retribuirli, per cui il datore di lavoro della pubblica amministrazione è senza dubbio alcuno, il cittadino nella veste di Contribuente, e allora dove si è visto mai che la retribuzione per la propria prestazione lavorativa la stabilisce il lavoratore, e non il Datore di Lavoro e se qualche eccezione potrebbe anche starci, va comunque preventivamente concordata e sottoscritta,quindi non possono, come fanno, in funzione del fatto che noi cittadini in fiducia, abbiamo dato loro le chiavi della cassa, prendere quello che vogliono,Basta!Non è concepibile ne ammissibile ne sostenibile, in definitiva non è Umano che le uniche mie due nipotine che insieme fanno 10 anni abbiano in testa 70.000 euro di debiti. E’ follia allo stato puro. Per cui per il presente e il futuro: primo togliamo loro le chiavi della cassa ,secondo comunichiamo loro quali saranno le loro competenze economiche da ora in avanti, per il passato prendiamo i libri contabili, è un nostro diritto esaminarli ,e presentiamo loro il conto di quanto debbono restituirci per gli ultimi 50 anni tanto stanno tutt’oggi incollati a quella poltrona e se mai qualcuno non ci fosse, state sicuri che sulla stessa sedia troveremo o il figlio o il nipote,per cui credo che democraticamente sia arrivato il momento di presentare a tutti questi signori, nessuno escluso, il conto dei cittadini. Ciao a tutti by Navayo 50

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